Non esageriamo....

Eugenio | 20.03.2013

Bada bene a quel che scrivi: il termine "Dimissioni" non è stato utilizzato nemmeno da Grillo!
Il regolamento c'entra ben poco, era un ballottagio: o si votava per uno o si votava per l'altro; e se l'altro era Schifoschifani ben venga l'uno se è Grasso!
il Movimento ha giustamente tentato di imporre la propria linea proponendo i propri candidati, ma i numeri sono i numeri e quelli, solo quelli, contano, alla fine.
E sono proprio i numeri che il Movimento non ha; non ancora; non per imporre i propri candidati alle presidenze.
Gli eletti M5S se la sono giocata bene, come meglio hanno potuto; e ne è stata una concreta testimonianza il cambio di rotta del PD che ha proposto Boldrini e Grasso anzichè le solite muffe.
Se UNO VALE UNO è in questi momenti che con senso di responsabilità bisogna lasciare libertà di voto; appellarsi al regolamento per chiedere furenti le dimissioni dei senatori "dissidenti" (termine che trovo del tutto inappropriato, nella fattispecie) mi sembra decisamente fuori luogo. I primi ai quali si deve rispetto sono gli elettori e pare prorpio che la maggioranza abbia apprezzato la scelta di votare Grasso. Certo, se la libertà di voto avesse avuto come conseguenza un voto a Schifani da parte di un senatore M5S...fermamose 'n attimo! Ma, ovviamente, non è di questo che sto parlando.
Quindi facciamo un bel respiro, ricomponiamoci, e godiamoci qualche piccola vittoria come, ad esempio, l'ennesimo trionfo del modello Sicilia e anche l'annuncio di riduzione dello stipendio del 30% di Grasso e Boldrini (da verificarne l'applicazione in seguito).
Nel frattempo il mio unico invito è RESTIAMO UNITI!

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