Castoldi

Marco | 06.03.2013

Ciao a tutti,
leggo con molta attenzione i vostri post, straordinario esempio di democrazia partecipativa che merita rispetto e stimola il dibattito.
Ecco in breve alcune considerazioni in merito a un eventuale uscita “tout court” dall’Euro-zona (UME – Unione Monetaria Europea), a mio avviso una scelta coraggiosa e al contempo pericolosa sotto molti punti di vista, con pochi pro e molti contro.
POCHI PRO, dati sostanzialmente da una riacquisita “sovranità monetaria” che permetterebbe/garantirebbe alla Banca Centrale Italiana di decidere “quanta” moneta immettere nel sistema economico domestico, “come” immetterla e “quando” immetterla, con la possibilità di realizzare un’indiscussa “svalutazione competitiva” della Lira 2.0 (nuova Lira) a certo sostegno delle esportazioni.

MOLTI CONTRO, dati sostanzialmente da il fatto che:
1) un tasso di cambio Lira 2.0/USD (dollaro americano) e Lira 2.0/Euro a sostegno delle esportazioni comporterebbe un sicuro detrimento delle importazioni. A tal proposito ricordo a tutti come l’Italia sia un Paese “povero” di risorse naturali e quindi importatore di energia/fonti energetiche (da pagare in dollari americani o in Euro);
2) un aumento significativo del tasso di inflazione;
3) una possibile “tempesta monetaria speculativa” sulla Lira 2.0 che potrebbe causare una depressione oltre modo voluta del tasso di cambio Lira 2.0/USD e Lira 2.0/Euro (effetto domino negativo);
4) un possibile “attacco speculativo sul debito sovrano italiano” che potrebbe comportare un aumento significativo del “rischio Paese italiano” e dei tassi di interesse sul debito sovrano italiano stesso;
5) una possibile perdita di credibilità internazionale che potrebbe comportare uno “stop” agli investimenti stranieri in Italia;
6) …
Siamo davvero sicuri di voler rischiare?
Quello che si potrebbe fare (e a mio avviso si dovrebbe fare) è battersi per la concretizzazione del “progetto Euro-Bond”, in merito al quale mi permetto di rimandarvi a un mio articolo pubblicato su Insieme per il PD qualche tempo fa –
https://www.facebook.com/notes/insieme-per-il-pd/leurobond-salvi-leuropa-di-alessia-furia/10150882957749331
nonchè una rinegoziazione paritaria ed efficace del Fiscal Compact peraltro sostenuta anche da altri Paesi.
Non ho mai creduto, non credo e non crederò mai nell’Austerity, che riassumerei con l’eufemismo “l’operazione è perfettamente riuscita, il paziente è morto”.
Disponibile per qualsiasi approfondimento,
Marco Castoldi.

Nuovo commento